ORA E SEMPRE RESISTENZA CONTRO GUERRE E GENOCIDI

Una guerra, o l’eliminazione fisica di una popolazione, non la si improvvisa così dall’oggi al domani. Motivazioni ideologiche, religiose, politiche, etniche e pure economiche giustificano massacri o sistematici genocidi contro quella parte di umanità eccedente che ostacola i piani espansionistici di ogni apparato di potere. E’ la struttura organizzata, di tutti gli Stati, fatta di esercito, forze di polizia, industrie belliche, logistica, propaganda mediatica, nazionalista e altro ancora, a orchestrare la marcia funebre per intere popolazioni.

In fatto di guerre e genocidi gli Stati Uniti hanno fatto scuola al resto del mondo. Rubando nel corso dei secoli i territori dei popoli nativi dopo averli criminalizzati (terroristi Apache e Sioux), massacrati e deportati in apposite riserve che ricordano molto i campi profughi. Agli inizi del Novecento lo Stato turco ha ben imparato la lezione con la pulizia etnica del popolo armeno per poi utilizzare identiche pratiche, anni dopo, con i curdi, incontrando però una fortissima resistenza popolare basata sulla lotta per la propria autodeterminazione e su un nuovo modello di società. L’Olocausto degli ebrei si è invece realizzato in tutta Europa con la complicità di troppi collaborazionisti dei regimi nazi-fascisti.

Ma parliamo oggi del Ruanda, del Congo, del Sudan. Scontri e rivolte interne alimentati e supportati dalle potenze coloniali di ieri e dalle moderne multinazionali per saccheggiare risorse minerarie strategiche, provocando milioni di morti e di profughi nell’indifferenza generale.

Nel caso di Gaza e della Cisgiordania, occupata militarmente dal 1967, i massacratori israeliani di turno, siano essi soldati o coloni, non si sono limitati alla violenza contro le popolazioni. Continuano a distruggere coltivazioni, scuole, abitazioni, agrumeti, pascoli, uliveti, inquinando sorgenti e uccidendo animali domestici e selvatici. Non amano le terre di Palestina, le vorrebbero solo possedere. Con le stesse dinamiche colonialiste di chi pratica una violenza carnale pianificata nel dominare territori e nel devastarli per le solite logiche speculative del profitto.