PER UNA ECOLOGIA DELLA MENTE – Il pensiero umano è in forte crisi di crescita. Siamo fossilizzati su idee e schemi mentali che da quasi due secoli condizionano l’esistenza di un’umanità ormai al crepuscolo.
Il moderno sistema tecnologico-industriale che stiamo vivendo è il prodotto finale di questa ideologia autoritaria fondata su colonialismo, guerre, disastri nucleari, nazionalismi, consumismo, distruzione ambientale, perverse economie di mercato, dove il profitto resta il valore dominante.
Questo sistema può avere un futuro?
L’infinito produttivismo industriale non può rallentare i suoi ritmi senza provocare maggiori terremoti sociali e sacche di povertà ancora più estese. L’immigrazione di massa, lo spostamento da Sud a Nord di milioni di persone è il segnale di una profonda crisi mondiale con povertà che aumentano vertiginosamente anche all’interno dei benestanti Paesi dell’Occidente.
L’attuale crescita continua dell’economia di mercato, oltre a concentrare Potere e ricchezze nelle mani di minoranze sempre più ristrette, ci sta portando al collasso ecologico, a società autodistruttive, a conflitti irrazionali. Le stesse guerre rappresentano una forte spinta all’economia, che entrerebbe in profonda crisi, senza la colonna portante dell’industria bellica.
Oggi viviamo una profonda crisi di valori: mancano punti di riferimento etici e visioni liberatorie nel rispetto di ogni forma vivente e di noi stessi, e questo ci rende tutti vittime e complici del profitto e dei suoi crimini. Siamo psicodipendenti da vecchi schemi mentali che impediscono l’evoluzione del pensiero umano nel miglioramento mentale della specie e nella soluzione dei gravi problemi che ci circondano.
Momenti di rottura contro il pensiero unico dominante si sono manifestati negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Movimenti sociali di matrice antiautoritaria, non privi di contraddizioni, sono entrati in scena mettendo in discussione le politiche nucleari, militariste, le devastazioni ambientali di un capitalismo sempre più vorace e la rigidità di un sistema fondato su principii gerarchicici inossidabili. Questa nuova onda è stata abilmente contenuta, recuperata, neutralizzata, e sconfitta con la repressione fisica, la potente disinformazione operata dai mass-media, la costante diffusione dell’eroina e, non ultima, la corruzione economica che ha inglobato molti contestatori negli apparati del sistema.
Non tutto però è andato perduto e l’idea viva di una nuova prospettiva esistenziale per l’intera umanità è venuta alla luce incrinando le certezze assolutiste dell’attuale sistema di dominio, totalitario, potente e apparentemente invincibile. E’ oggi un’idea minoritaria, quasi insignificante, ostacolata in tutte le sue espressioni, poiché al di là dei risultati concreti, di poche azioni e lotte antiautoritarie vincenti e di una miriade infinita di sconfitte, sono nate finalmente le basi per l’evoluzione del pensiero umano. Un pensiero critico. Un’ecologia della mente. Per togliere consenso, quotidianamente e in ogni luogo, all’apparato tecnologico, scientifico, culturale e politico attualmente al potere.
<<consigli di lettura>> → ACHTUNG BANDITEN! , Nautilus Edizioni