Democrazia: basta un attimo e finisce la magia – Se è vero che è nelle difficoltà che si scoprono i veri amici, i veri legami coi propri simili, la solidarietà di una comunità… è altrettanto vero che nello Stato-di-Emergenza (in cui ormai siamo perennemente, tra pandemie, campagna vaccinale, grandi opere, terremoti, olimpiadi, tutto emergenza!), ci si para davanti il vero volto dello Stato Democratico.
Per quello che è: senza la retorica dell’Agorà Ateniese, delle nobili origini nate dalla Resistenza, della Partecipazione e del diritto di tutti di parlare ed essere ascoltati.
E basta poco per perdere il patentino di cittadini di serie A, scivolando un pochino verso una peggiore condizione, che però per altri è già la norma. Per immigrati, poveri, tossicodipendenti: discriminazione, repressione, sordità delle istituzioni sono la costante.
Il dissenso, le proteste per la casa persa, per il lavoro in bilico, per una legge ingiusta, per la difesa del territorio, vedono innalzarsi di fronte un muro sordo e inscalfibile. Un muro che, di fronte alla perseveranza delle proteste, reagisce diventando un mostro dai tanti bracci: legislativo, repressivo, giudiziario… e mediatico! con una informazione manipolata e distorta per denigrare e ridicolizzare. Ma cosa subiscono da anni gli “altri”, stranieri, poveri, tossicodipendenti, gli esclusi, a livello mediatico?
Cosa sono i fogli di via per i senzatetto e i permessi di soggiorno, se non Pass, senza green?
Abbiamo la costante percezione di scivolare sempre più verso una qualche forma di dittatura, e certamente restiamo lontanissimi dalla vera Libertà. Per la campagna vaccinale viene diffusamente propinata in modo distorto la frase di Martin Luther King “la mia libertà finisce dove inizia la tua”.
Col buon proposito di non tornare semplicemente alle condizioni pre-pandemia intrise di discriminazione, ma di osare qualcosa di più, possiamo far nostra la frase di Bakunin:
“Non posso dirmi davvero libero finché tutti gli esseri viventi che mi circondano… sono ugualmente liberi.“