Quando si parla di guerra ci si affretta a fare molti distinguo ed analisi geo-politiche: chi è l’aggredito e chi l’aggressore, chi deve essere sanzionato e chi no, chi è il terrorista? Insomma l’eterno gioco di politici e pennivendoli che, come sempre, si allineano con l’asse di potere dal quale dipendono. Si tace invece sulle responsabilità del proprio Stato e su quanto siamo tutti complici e vicini a queste guerre lontane. Ecco perché ci sembra importante accennare a un argomento scomodo, scientemente taciuto dai media: le guerre interessano anche i nostri territori. Direttamente, in quanto da qui partono le missioni dell’esercito italiano nei diversi fronti di guerra e qui hanno un ruolo attivo le varie basi Nato sparse nel paese, in particolare in Sardegna e Sicilia, ma non dimentichiamo la vicina Ghedi (BS), fornita di testate nucleari. Le guerre però sono alimentate in modo diretto anche dall’apparato bellico industriale: tutte le fabbriche che producono armi, munizioni e componenti utili al settore militare o della difesa. Nel territorio della provincia di Lecco sono presenti, da una prima ricerca dell’Assemblea permanente contro le guerre costituitasi su quel territorio, circa 13 ditte che a vario titolo collaborano con il settore militare: la più famosa è la Fiocchi Munizioni. L’azienda più vicina territorialmente alla Valtellina è invece Telespazio a Gera Lario, che si occupa di comunicazioni satellitari per scopi non solo ci vili ma anche militari. Dal punto di vista teorico invece, ci si prepara alla guerra con un clima sempre più intriso di militarismo: parate e rievocazioni dal tono nostalgico per le guerre passate, campi estivi degli Alpini (corpo militare coinvolto sui fronti di guerra passati e presenti) per bambini e ragazzi che sostengono l’importanza della disciplina e dell’obbedienza, interventi delle forze dell’ordine nelle scuole sugli argomenti più disparati, ma tutti affrontati come “problema di sicurezza”. Sempre nel mondo della scuola: l’alternanza scuola-lavoro, già deprecabile di per sé, all’interno di aziende legate al militare.
I clima di militarismo e nazionalismo che si respira viene difeso ad ogni costo attuando un fronte interno della guerra: la repressione sempre più dura di ogni dissenso. Crediamo sia fondamentale portare avanti anche in Valtellina un lavoro di ricerca sulle ditte che collaborano con il mondo militare perché conoscere è il primo passo per agire da qui, per diventare un granello di sabbia nell’ingranaggio della guerra!!!
In questa prospettiva ricordiamo l’importante appuntamento del 18 maggio a Lecco:
CORTEO DISARMIAMO LA FIOCCHI, con partenza ore 14.00 da Piazza Garibaldi. (per info: guerrallaguerra@inventati.org).